FAENZA - Il Riccione era imbattuto da ventuno giornate. Il Faenza, invece, veniva da quattro sconfitte consecutive. Tutto sembrava già scritto, invece al “Bruno Neri” accade ciò che nessuno si aspetta: i manfredi dominano letteralmente gli ospiti, guadagnando tre punti preziosi nella corsa verso la salvezza e facendo al tempo stesso un favore ai cugini Forlì nella lotta ai vertici della classifica. Tre gol ed un rigore sbagliato per il Faenza non lasciano dubbi: è stata una partita a senso unico.
Protagonista del match è il giovane centrocampista Casanova, classe 1990, proveniente dalle giovanili faentine, che già al 3’ sblocca il risultato con un gran gol: gela lo sbigottito ma incolpevole Bertozzi insaccando all’incrocio un tiro scoccato da fuori area. Il Riccione, che si presenta al “Bruno Neri” dall’alto della sua seconda posizione, propone un 4-4-2 inefficace di fronte alla maggiore determinazione dei locali. Nemmeno lo svantaggio scuote gli ospiti ad al 16’ è ancora il Faenza a farsi pericoloso con un colpo di testa di Oliva a pochi passi dalla porta avversaria, bloccato da Bertozzi. Al 22’ il raddoppio. Oliva crossa al centro, Melandri fa da sponda per Merloni che di testa insacca da posizione ravvicinata. Al 34’ il Riccione si fa vedere nei pressi della porta avversaria con una debole punizione di Tolomeo. L’unica vera occasione da gol per gli ospiti nel primo tempo arriva al 46’, quando, dopo una punizione dal limite ribattuta dalla barriera, un tiro rasoterra di Tolomeo sfiora di pochi centimetri il palo alla sinistra di Gozzi.
Nella ripresa, al 46’ il Faenza ha subito l’occasione per chiudere la partita. Melandri entra in area e viene toccato dal portiere avversario: rigore. Ma Merloni dal dischetto prova una sorta di “cucchiaio” che finisce sopra la traversa. Nessun contraccolpo. Il Faenza continua a tenere in mano il gioco ed il terzo gol arriva comunque al 61’. Incredibile azione personale di Casanova, che slalomeggia in mezzo a due avveersari e dal limite dell’area scocca un tiro perfetto che si insacca alla destra di Bertozzi. La reazione del Riccione, che si accorge di rischiare la “figuraccia”, arriva al 64’ con un palo colpito da Tolomeo su calcio di punizione dal limite. Al 71’ tiro potente di Domini, deviato in corner dall’attento Gozzi. Poi più niente fino al 91’, quando il Faenza sfiora il clamoroso poker con una bella punizione calciata da Paglialonga, ma Bertozzi va a togliere la palla dall’angolino alto.
FAENZA – VALLEVEDE RICCIONE 3-0
FAENZA: Gozzi, Bertoni, Manaresi, Rossi (39’ Dalmonte), Paglialonga, Palmieri, Melandri, Casanova (91’ Errani), Merloni (87’ Assirelli), Pezzi, Oliva. All. Giordani.
VALLEVERDE RICCIONE: Bertozzi, Taray, Merendino, Filocomo, Lapi, Lepri, Cavoli (46’ Caminati), Domini, Tolomeo (65’ Dall’Aglio), Mazzoli, Luconi (65’ Ridolfi). All. Onorato.
Arbitro: Longo di Bergamo.
Reti: 3’ Casanova, 22’ Merloni, 61’ Casanova.
Spettatori 300 circa.
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